Le  Ville  Dimenticate

Genere: Documentario                         Anno: 2002

 

Prezzo: 5,90 - Genere: Documentario - 15 Min.

SINOSSI

     “Le Ville Dimenticate” è il titolo del documentario che ci porta ad Oplontis e Stabiae, le antiche località turistiche dei più ricchi patrizi romani, adesso meglio conosciute il nome moderno di Torre Annunziata e di Castellammare di Stabia.

Al momento dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.c. difatti vengono descritti altri insediamenti oltre Pompei ed Ercolano.

OPLONTI VILLA DI POPPEA: Il nome di Oplontis compare solo nella Tabula Peutingeriana, copia medioevale di una mappa stradale itineraria di tutto l'Impero romano, risalente, forse all'età augustea ma aggiornata fino al tardo-impero, e nei più tardi itinerari che da essa derivano.

Oplontis è raffigurata sulla linea di costa, a 3 miglia sia da Pompei che da Stabiae e a 6 miglia da Ercolano. La villa di "Poppea", grandiosa per dimensioni, qualità degli affreschi e adorna di numerose sculture in marmo, venne costruita intorno alla metà del I secolo a.C. e poi ampliata in età claudia

Essa è stata attribuita a Poppea Sabina, seconda moglie dell'imperatore Nerone, per la presenza di un'iscrizione dipinta su di un'anfora, indirizzata a Secundus, liberto di Poppea: in ogni caso essa doveva appartenere al ricchissimo patrimonio della famiglia imperiale che, come molti altri esponenti del patriziato romano, prediligeva la costa campana, famosa già nell'antichità per la salubrità del clima e lungo la quale amava edificare sontuose ville residenziali (ville di otium).

STABIA VILLA S. MARCO E VILLA DI ARIANNA:  La Tabula Peutingeriana, stradario dell'Impero romano del IV sec. D.C., colloca Stabiae a nord del fiume Sarno, ciò nonostante nel XVI e XVII sec. essa viene confusa con Pompei (Civita).

Nel XVIII sec., l'importanza archeologica di Stabiae comincia ad evidenziarsi grazie al Milante, vescovo tra il 1689 ed il 1749, ma è il re Carlo III, che aveva promosso l'attività di scavo già ad Ercolano (1738) e a Pompei (1748) a disporre, nel 1749, l'inizio dello scavo a Varano. La Villa San Marco, così chiamata da un'antica cappella ivi costruita nella seconda metà del 17OO, è una villa romana a carattere residenziale situata sul ciglio della collina, in splendida posizione panoramica. Esplorata in epoca borbonica, tra il 1749 e il 1754, è stata riscavata sistematicamente tra il 1950 e il 1962. La 'Villa di Arianna', la cui area scavata si estende per circa 25OO mq, ha una pianta complessa, sia perchè frutto di successivi ampliamenti, sia perché si adatta alla conformazione della collina di cui segue l'andamento. La 'villa', collegata con la pianura sottostante attraverso una serie di rampe su sei livelli, è articolata in quattro nuclei essenziali: atrio e ambienti circostanti risalenti ad età tardo-repubblicana; ambienti di servizio e termali; ambienti ai lati del triclinio estivo, risalenti ad età neroniana; la grande palestra annessa alla 'villa' in età flavia.

  

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