There is a house in New Orleans
They call the Rising Sun
And it has been the ruin of many a poor girl
And me, oh God, for one
If I had listened to what my mother said
I'd been at home today
But I was young and foolish, oh God
Let the rambler lead me astray
Go and tell my baby sister
Don't do what I have done
But to shun that house in New Orleans
They call the Rising Sun
I'm going back to New Orleans
My race is almost run
I'm going back to spend my life
Beneath that Rising Sun
inviata da Bernart Bartleby - 25/12/2013 - 16:48
LA CASA DEL SOLE NASCENTE
C’è una casa a New Orleans
La chiamano “Il sole nascente”
Ed è stata la rovina per molte povere ragazze
Ed io, Dio mio, sono una di loro
Se avessi ascoltato quello che mia madre diceva
Sarei a casa mia ora
Ma io ero giovane e folle, o Dio
E ho permesso che un vagabondo mi portasse fuori strada
Vai e dì alla mia sorella bambina
Di non fare quello che ho fatto io
Ma di evitare quella casa a new Orleans
Che chiamano “Il sole nascente”
Sto tornando a New Orleans
La mia corsa è quasi finita
Sto tornando per passare la mia vita
Sotto “Il sole nascente”
inviata da Bernart Bartleby - 25/12/2013 - 16:49
THE HOUSE OF THE RISING SUN
There is a house in New Orleans
They call the Rising Sun
And it's been the ruin of many a poor boy
And God I know I'm one
My mother was a tailor
Sewed my new blue jeans
My father was gamblin' man
Down in New Orleans
Now the only thing a gambler needs
Is a suitcase and a trunk
And the only time he'll be satisfied
Is when he's all a-drunk
Oh mother, tell your children
Not to do what I have done
Spend your lives in sin and misery
In the House of the Rising Sun
Well I've got one foot on the platform
The other foot on the train
I'm going back to New Orleans
To wear that ball and chain
Well there is a house in New Orleans
They call the Rising Sun
And it's been the ruin of many a poor boy
And God I know I'm one
inviata da Bernart Bartleby - 25/12/2013 - 16:49
LA CASA DEL SOLE NASCENTE
C’è una casa a New Orleans
La chiamano “Il sole nascente”
Ed è stata la rovina per tanti poveri ragazzi
E, Dio, io so di essere uno di loro
Mia madre era una sarta
Ha cucito i miei nuovi blue jeans
Mio padre era un giocatore d’azzardo
Laggiù a New Orleans
Ora, l'unica cosa della quale ha bisogno un giocatore
È una valigia e un baule
E il solo momento nel quale sarà soddisfatto
Sarà quando sarà del tutto sbronzo.
Oh, madre, dì ai tuoi figli
Di non fare quello che ho fatto io
Passare la vita nel peccato e nella infelicità
Nella Casa del Sole nascente
Bene, ho un piede sulla piattaforma
E l’altro piede sul treno
Me ne sto andando da New Orleans
Per mettermi ai piedi una palla (di ferro) e una catena
Bene, c’è una casa a New Orleans
La chiamano “Il sole nascente”
Ed è stata la rovina per molti poveri ragazzi
E, Dio, io so di essere uno (di loro)
inviata da Bernart Bartleby - 25/12/2013 - 16:50
NON DITE A MIA MADRE
All'alba no, non ci sarò
a raccontarvi di me
si lo so che io
partirò da qui
per poi mai più ritornar
Non dite a mia madre
che son qui
perché lei crede in me
e se saprà la verità
dal dolor ne morirà
Nascerà il sol per tutti voi
ma per me solo notte sarà
fuggirà all'alba poi si lo so
tutti avranno solo pietà
Perdono per me mio Dio
ti chiedo perdono per me
ma fa che mia madre
non sappia mai
che sono finito così,
oh così
inviata da Bernart Bartleby - 25/12/2013 - 16:51
LA MAISON DU SOLEIL LEVANT
Il y a une maison à la Nouvelle-Orléans
On l'appelle le Soleil Levant
Elle a détruit tant de pauvres enfants
Et moi, j'en suis une, Maman
Ah ! Si je t'avais écouté maman
J'aurais été chez nous maintenant
Mais j'étais jeune et folle, oh Maman
De suivre ce foutu fainéant
Va dire à ma sœur cadette
De ne pas comme moi faire la bête
Et d'éviter cette maison de la Nouvelle-Orléans
Qu'on appelle le Soleil Levant
Moi, je retourne à la Nouvelle-Orléans
Ma course est presque finie
J'y retourne pour terminer ma vie
Sous ce Soleil Levant
inviata da Marco Valdo M.I. - 31/12/2013 - 16:02
NE DITES PAS À MA MÈRE
À l'aube, je n'y serai pas
À vous parler de moi
Je le sais que moi
Je partirai de là
Et je ne reviendrai pas
Ne dites pas à ma mère
Que je ne suis plus là
Car elle a foi en moi
Et si elle apprend cette vérité amère
De douleur, elle mourra.
Pour vous tous, le soleil se lèvera
Mais ce sera toujours la nuit pour moi
L'aube fuira et pour moi, je le sais,
Tous n'auront plus que la pitié
Ô ! Pardonnez-moi
Pardon, pour moi, oh ! père
Et faites que ma mère
Ne sache jamais
Que j'ai fini ainsi
Ainsi...
inviata da Marco Valdo M.I. - 31/12/2013 - 16:03
Bernart Bartleby - 31/12/2013 - 16:56
Parole di autore anonimo. Probabilmente - data la storia che racconta - la versione originale era al femminile.
Melodia forse ispirata a quella di «Matty Groves», ballata inglese del 600.
Al femminile, nel repertorio di Joan Baez.
Al maschile - versione ben più nota - in quello di Woody Guthrie, Pete Seeger, Bob Dylan, Leadbelly e, soprattutto, de The Animals di Eric Burdon, il loro cavallo di battaglia, coverizzato da moltissimi. In Italia da segnalare la cover offerta da Riki Maiocchi con il titolo «Non ditelo a mia madre», che fu censurata dalla RAI.
Notizie tratte - come anche il testo e le sue versioni - da Musica &Memoria;, cui rimando per un’esegesi più approfondita del brano.
Canzone che originariamente raccontava di ragazze perdute, prostitute di Storyville, l’antico quartiere a luci rosse di New Orleans conosciuto anche come «The District», esistente tra il 1897 (quando il sindaco Sidney Story lo istituì per difendere il «decoro» della città, estirpando la prostituzione dalle strade) ed il 1917, quando un’ondata moralizzatrice partita dai vertici dell’Esercito ne determinò la chiusura.
Motto di Storyville era «Honi soit qui mal y pense», lo stesso del «Nobilissimo Ordine della Giarrettiera» inglese (14° sec.)...
Le donne che entravano a Storyville erano registrate come prostitute ed i bordelli - come quello chiamato «The House of the Rising Sun» - diventavano le loro prigioni: il «Sole nascente» era il realtà il tramonto di quelle vite dietro ai muri dei casini...
Una canzone che mi ha ricordato subito l’altrettanto bella ma meno conosciuta «Katie Cruel», anch’essa molto antica e resa celebre nella versione della grande e disperata musicista e cantante americana Karen Dalton.
Aggiungo che, nella sua versione più nota, quella del 1964, al maschile, di Eric Burdon & The Animals, «The House of the Rising Sun» si trasformò, forse anche per la sua struggente melodia e malinconia, in una delle canzoni più amate sia dai soldati americani su fronte del Vietnam che dai ragazzi che sul «fronte interno» combattevano contro quella guerra...